Uno studio sui dipendenti Microsoft negli Stati Uniti ha concluso che il passaggio al lavoro a distanza in tutta l’organizzazione nel 2020 ha danneggiato la comunicazione e la collaborazione tra i diversi team mentre ha fatto aumentare le ore di lavoro.
L’indagine
Secondo l’indagine sulla forza lavoro di Microsoft, composta da 61.100 persone, è stato rilevato che i dipendenti statunitensi hanno trascorso meno tempo a comunicare con i colleghi di altri team dopo che l’azienda ha reso obbligatorio il lavoro da casa nel marzo 2020.
La ricerca ha anche scoperto che lo scambio di informazioni è stato ostacolato dai cambiamenti nei metodi di comunicazione: più dipendenti passavano meno tempo nelle riunioni faccia a faccia e molto di più a parlare tra loro attraverso la messaggistica istantanea e le e-mail.
Questo significa che venivano condivise meno informazioni in tempo reale, e più attraverso mezzi meno ricchi e “asincroni”.
In ultimo, lo studio ha rilevato che i lavoratori erano meno propensi a creare e mantenere legami con i colleghi che lavorano in diverse unità di business Microsoft e, di conseguenza, a scoprire e condividere nuove informazioni in tutta l’organizzazione.
I ricercatori di Microsoft hanno infatti rilevato che la quantità di tempo che i lavoratori hanno trascorso collaborando con altri gruppi è diminuita del 25%.
“Alla luce di questi risultati, le aziende dovranno adottare misure proattive per cercare di aiutare i lavoratori ad acquisire e condividere nuove informazioni attraverso i gruppi, in modo che la produttività e l’innovazione non siano colpite”, hanno detto i ricercatori.
Lavoro a distanza sì o no?
Dall’inizio della pandemia, molte aziende hanno annunciato di continuare a tempo indeterminato con il lavoro a distanza, tra cui Twitter, Facebook, Slack, Salesforce e Quora.
I sostenitori del lavoro a distanza sostengono che i team non hanno bisogno di essere faccia a faccia tra di loro per otto ore al giorno, cinque giorni alla settimana per ottenere risultati, così come il fatto che lavorare da casa elimina i tempi di pendolarismo, le distrazioni dell’ufficio e aiuta a ripristinare un certo equilibrio tra lavoro e vita privata.
La principale considerazione di Microsoft è che, indipendentemente da come si mescola il lavoro a distanza con quello in ufficio, il cambiamento del modo in cui i lavoratori comunicano potrebbe avere un impatto su quanto efficacemente un’azienda possa innovare, rendendo i team organizzativi più frammentati.
Il caso di Microsoft
Lo studio di Microsoft è stato accolto con una risposta mista, con i critici che sottolineano che il periodo in cui sono stati raccolti i dati (da dicembre 2019 a giugno 2020) non rifletteva il lavoro a distanza in circostanze normali.
Era anche rappresentativo di un’azienda la cui forza lavoro è tradizionalmente basata sull’ufficio: gli autori dello studio notano che solo il 18% dei suoi lavoratori stava lavorando in remoto prima della pandemia, con il restante 82% che è passato a lavorare da casa solo nel marzo 2020.
Questo è successo praticamente da un giorno all’altro, il che significa che il successivo impatto sui modelli di comunicazione è indicativo di una forza lavoro in estremo e improvviso cambiamento.
Dal passaggio forzato al lavoro a distanza, i giganti del software hanno rapidamente ampliato le loro offerte di tecnologia collaborativa. Teams, ad esempio, è stato un enorme generatore di entrate per Microsoft che ha costantemente prodotto nuovi aggiornamenti alla sue applicazioni di comunicazione.
Tuttavia, gli ultimi risultati di Microsoft suggeriscono che, nonostante la nuova tecnologia, il lavoro a distanza è ancora un “lavoro in corso”.