Google Bard è finalmente sbarcato in Italia e con uno scopo ben preciso: “Combinare l’ampiezza delle conoscenze a livello globale con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, così riassume Jack Krawczyk, Director of Product Management.
1. Cos’è Google Bard
Google Bard è il nuovo AI chatbot di Google. L’introduzione di ChatGPT ha scatenato una corsa all’intelligenza artificiale e il colosso californiano non si è potuto tirare indietro. Il motivo principale è uno degli obiettivi di ChatGPT ovvero quello di integrare il motore di ricerca Bing per migliorare i risultati e l’esperienza utente in generale.
Google ha avuto il monopolio della ricerca online per svariati anni, ma, vista la popolarità dell’AI di OpenAI, non ha potuto sottovalutare il problema ed è corsa ai ripari anch’essa sviluppando un’intelligenza artificiale soprattutto per competere con l’evoluzione del modello linguistico di GPT-4.
Punti fondamentali di Google Bard:
- Può sintetizzare query di ricerca anche di una certa complessità
- Si basa sul sul linguaggio LaMDA (Language Model for Dialogue Applications)
- Combina linguaggio naturale e riconoscimento vocale
2. Come usare Google Bard
Il chatbot è raggiungibile su una pagina dedicata (non è quindi integrato nell’interfaccia del motore di ricerca, ma questo potrebbe essere solo in via provvisoria). Il prodotto è ancora in fase sperimentale tanto che viene incentivato di lasciare un feedback alle risposte (cosa che è presente anche su ChatGPT).
Modalità di utilizzo
Rispetto a ChatGPT, l’utilizzo di Google Bard presenta alcune differenze:
- Accesso alle info più recenti grazie all’integrazione col motore di ricerca
- Possibilità di eseguire il chatbot su diversi sistemi hardware
- Genera tre risposte a ciascuna domanda con allegato un pulsante che manda ad una ricerca dedicata
3. Differenze con ChatGPT
Quali sono le differenze tra i due AI Chatbot? Vediamole insieme.
Due tecnologie fondamentalmente differenti
ChatGPT deve la sua “conoscenza” grazie alla rete neurale accresciuta tramite l’apprendimento automatico. Anche Google Bard sfrutta questo principio, ma lo amplia con l’integrazione al suo motore di ricerca.
Questo porta alla seconda differenza. ChatGPT possiede una conoscenza limitata fino al 2021 (lo dice espressamente quando gli viene data una query recente), mentre Bard fornisce risposte anche sugli avvenimenti recenti poiché ha accesso ad un database costantemente aggiornato.
Linguaggio
ChatGPT utilizza un modello linguistico più vecchio rispetto a Gooogle: tecnologia GPT 3.5 e 4 (per la versione a pagamento) contro il PaLM 2.
Questo si traduce in uno stile di comunicazione molto differente. Sebbene entrambi i chatbot simulino il linguaggio umano in modo molto convincente, Bard riesce a dare molte più informazioni (complice anche il continuo flusso di dati derivato direttamente da Google), mentre ChatGPT si limita ad un singolo messaggio.
Rispetto della normativa sulla privacy
Un’altra importante differenza è l’approccio che Google ha usato. Il blocco di ChatGPT in Italia ha suscitato un certo scalpore e Bard ha deciso di entrare “in punta di piedi”. Infatti il chatbot è stato rilasciato per il pubblico il 21 Marzo di quest’anno, ma solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito poiché le normative sulla privacy in Europa (il famoso GDPR) sono molto più stringenti.
Google Bard ha aspettato di essere “pronto” prima di buttarsi sul mercato europeo (anche se recenti fonti avrebbero segnalato alcune falle dell’AI californiana a riguardo) e rischiare come ha fatto ChatGPT.
Conclusioni
Ormai l’intelligenza artificiale è uno dei temi più caldi del momento e sicuramente se ne tornerà a parlare nel corso di quest’anno. Con l’innovazione che corre e la competizione che continua ad aumentare chi è il vero vincitore?
Possiamo dire che noi utenti finali abbiamo solo da guadagnare da questa concorrenza spietata o forse ne subiremo le conseguenze? Solo il tempo ci darà risposte certe.