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A quando il salario minimo in Italia?

Si sta discutendo molto dell’introduzione del salario minimo in Italia negli ultimi giorni. Il disegno di legge 658/2018 prevede una retribuzione oraria di 9 euro lordi, ma cosa significa esattamente? Scopriamolo insieme.


salario minimo

Non bisogna confondersi con il reddito di cittadinanza. Il salario minimo rappresenta una retribuzione minima che viene garantita per una determinata quantità di lavoro.

La sua funzione è quella di garantire una retribuzione equa e sufficiente per aiutare quelle persone che si trovano in stato di povertà (o ci sono molto vicini).

L’istituto è presente in tutti i paesi europei, anche in Italia. Ma dobbiamo distinguere 2 tipi di salario minimo: uno universale e uno specifico regolato dalle singole contrattazioni collettive nazionali. 22 paesi su 28 in Europa utilizzano il primo modello, i restanti 6 (Danimarca, Finlandia, Svezia, Austria, Cipro e anche l’Italia) il secondo.

Solo nel primo caso lo Stato interviene nella contrattazione collettiva, ponendo di fatto un limite alla libera determinazione dei salari operata dal mercato. Sì alla contrattazione, ma non si può scendere sotto una certa soglia.

Ma si può davvero parlare di salario minimo uguale quando in Italia sono presenti quasi 900 differenti contratti collettivi nazionali (e molti settori sono ancora non coperti)? Lo scopo del Ddl 658/2018 è quello in primis di garantire ad ogni lavoratore una retribuzione adeguata al suo lavoro, come sancito dall’art. 36 della nostra Costituzione, e contrastare la povertà.



La proposta prevede una retribuzione di 9 euro lordi (da incrementarsi secondo l’indice Ipca). In presenza di contratti collettivi contemporaneamente applicabili dovrà essere applicato il salario più rappresentativo della categoria, ma sempre rispettando la soglia dei 9 euro lordi.

C’è da fare attenzione su come viene applicata questa cifra. Lordi e non netti, da applicare solo a 12 mensilità (salvo eventuali cambiamenti). Questo cambia notevolmente il numero di beneficiari (secondo l’Istat ammontava a circa 3 milioni di lavoratori nell’estate del 2022, secondo l’INPS sono solo 20mila nel mese di Ottobre del 2022).


coworking

L’Osservatorio sui Conti pubblici italiani (Ocpi) ha fatto notare come l’introduzione del salario minimo legale farebbe alzare il costo del lavoro per le aziende in modo notevole. Questo è vero nel caso in cui si considerassero i 9 euro lordi anche per la tredicesima, infatti in questo modo diventerebbe uno dei salari minimi più alti a livello globale.

Molto diverso il caso in cui si applichi solo alle 12 mensilità poiché rientrerebbe nella media europea del 60% della mediana nel corso di tutto l’anno. Questo dipende ovviamente da come il disegno di legge verrà convertito (se verrà convertito).