Lo smartwatch salvavita, Mobile Angel, è il dispositivo con lo scopo di prevenire femminicidi e violenza sulle donne. In che modo? Vediamolo insieme.
Mobile Angel
Si tratta di un dispositivo, precisamente di uno smartwatch, collegato costantemente con le forze dell’ordine. Questo si traduce anche in una notevole limitazione per chi lo indossa perché vuol dire essere costantemente monitorati sulla propria posizione (l’orologio è visibile tramite la geolocalizzazione in ogni momento).
Il progetto è nato nel 2018 è il suo scopo è quello soprattutto di prevenire le aggressioni di genere diventando un deterrente importante per gli aggressori facendo giungere sul posto in modo tempestivo le pattuglie delle forze del’ordine.
Al momento gli smartwatch sono limitati alle città di Napoli, Milano e Torino ed è l’Arma dei Carabinieri a decidere a chi consegnare il dispositivo. Infatti, la consegna avviene solo per quelle persone vittime di maltrattamenti.
Come funziona il dispositivo
Mobile Angel è uno smartwatch costantemente collegato all’Arma dei Carabinieri 24h. Infatti è possibile avere un contatto immediato in qualsiasi momento con la semplice pressione di un tasto oppure anche in modo automatico quando vengono rilevati dei movimenti anomali (come uno strattone o una caduta). Il dispositivo manda un segnale di aiuto che arriva ad uno schermo dedicato nella sala operativa delle forze dell’ordine.
L’intervento è tempestivo poiché la posizione dello smartwatch è costantemente aggiornata tramite geolocalizzazione. Al momento sono disponibili solo 45 dispositivi dato che la sperimentazione si è solo conclusa il mese scorso.
Quante donne subiscono aggressioni in Italia?
Secondo l’Istat, il 31,5% delle donne (16-70 anni) ha subito almeno una violenza fisica o sessuale. Ben 5,4% nelle forme più gravi come violenza sessuale, stupro o tentato stupro. 16,1% di donne sono vittime di stalking, nella maggior parte dei casi da parte di ex partner.
La tecnologia può riuscire a farci sentire più sicuri?
Fonte: Wired