Mentre l’Europa discute di ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni, la Grecia va controcorrente, puntando a estenderla a sei giorni per aumentare la produttività. Vediamo insieme i dettagli.
Non un obbligo, ma un’opportunità
In Italia e in molti altri Paesi europei, si considera la possibilità di passare a una settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo lo stesso stipendio. Al contrario, la Grecia ha deciso di incentivare i lavoratori a estendere la settimana lavorativa, introducendo dal mese di luglio integrazioni salariali significative per chi lavora durante il fine settimana.
Non si tratta di un obbligo, ma di un’opportunità: i lavoratori potranno raggiungere le 48 ore settimanali grazie al lavoro straordinario, con l’obiettivo di affrontare due problematiche principali: aumentare i salari e migliorare la produttività. Questo fa parte della strategia di rilancio economico della Grecia, che è passata dalla crisi del debito del 2009 a uno dei Paesi europei con la crescita più rapida.
Nuove regole sugli orari di lavoro
Le nuove normative greche mirano anche a risolvere la carenza di personale in vari settori, una difficoltà che influisce negativamente sulla produttività delle aziende. Sebbene la formazione specializzata sia una soluzione a lungo termine, la Grecia ha optato per una misura immediata: consentire ai lavoratori attuali di fare più ore, guadagnando di più.
Da questo mese, le limitazioni sull’orario di lavoro saranno riviste, permettendo di lavorare fino a 48 ore settimanali, inclusi sabato e domenica. Le integrazioni salariali saranno del 40% per il sabato e del 115% per la domenica. Questa misura non obbliga a lavorare nel fine settimana, ma crea un incentivo economico per chi decide di farlo.
Questa novità potrebbe essere particolarmente vantaggiosa per le imprese industriali, ma anche per banche, società di servizi e il settore agricolo, dove una maggiore disponibilità di lavoro potrebbe migliorare la produttività.
La situazione in Italia
In Italia, l’orario di lavoro è di 40 ore settimanali, con possibilità di straordinari entro certi limiti. La normativa prevede che, in un periodo di sette giorni, non si possano superare le 48 ore di lavoro, inclusi gli straordinari, con regole precise per il riposo giornaliero e settimanale.
Fonte: money.it