Il mondo dei veicoli intelligenti, ovvero mezzi a guida autonoma o a guida assistita, si configura come un settore dell’industria automobilistica su cui si sta investendo molto tempo e risorse. Nonostante ciò, si riscontrano ancora dei timidi risultati ed una grande necessità di adottare un approccio radicalmente innovativo.
Dall’Università di Trento è arrivato un progetto molto interessante che potrebbe dare un contributo per migliorare le prestazioni di sicurezza di auto e altri mezzi intelligenti.
Nello specifico, si tratta di sistema sviluppato negli ultimi tre anni nell’ambito del progetto Horizon2020 “Dreams4Cars”, coordinato da Mauro Da Lio, professore del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Ateneo di Trento.
«In un’auto prototipo il software dell’agente che emula il comportamento di un guidatore umano e apprende come nel sonno ha funzionato» afferma.
Il sistema cognitivo artificiale, sviluppato nei laboratori dell’Ateneo, imita il comportamento di un guidatore umano e stimola il veicolo a elaborare, durante le fasi di inattività, strategie per affrontare situazioni impreviste e sconosciute quando ritorna su strada. Un importante passo per lo sviluppo della guida autonoma.
Nelle scorse settimane, il progetto dell’Ateneo è stato ammesso a IP Booster, un programma europeo che fornisce gratuitamente consulenza professionale e specializzata sulla proprietà intellettuale per sviluppare le migliori strategie di valorizzazione delle tecnologie.
Fonte ed ulteriori approfondimenti sul sito dell’università di Trento