A partire da settembre 2024, entreranno in vigore in Italia nuovi sgravi contributivi destinati a incentivare l’assunzione di categorie di lavoratori considerati svantaggiati. Questi incentivi, previsti dal Decreto Coesione, mirano a promuovere l’assunzione di giovani, donne, offrendo una serie di agevolazioni fiscali per i datori di lavoro che scelgono di assumere queste categorie. Le nuove misure, che escludono i contributi dovuti all’INAIL, rappresentano un tentativo significativo di contrastare la disoccupazione e ridurre i divari territoriali nel Paese, e resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2025. Ma andiamo per ordine:
Incentivi per la transizione digitale ed ecologica
Oltre al bonus per l’assunzione di giovani, il Decreto Coesione introduce un incentivo specifico per i settori legati alla transizione digitale ed ecologica. L’articolo 21 del decreto prevede infatti uno sgravio contributivo per le assunzioni di giovani disoccupati under 35 in settori strategici come la tecnologia e l’ambiente. Questo incentivo è già attivo dal 1° luglio 2024 e durerà fino al 31 dicembre 2025, con una possibilità di estensione fino al 2028. Il limite massimo mensile dello sgravio è fissato a 800 euro, rendendolo uno dei bonus più consistenti per i datori di lavoro che operano in questi ambiti innovativi.
Agevolazioni per l’occupazione femminile
Particolare attenzione è stata riservata anche all’occupazione femminile, in particolare per le donne in condizioni di svantaggio. L’articolo 23 del Decreto Coesione prevede un esonero del 100% dai contributi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato di donne disoccupate da almeno sei mesi, residenti nelle regioni del Sud Italia o impiegate in settori con una marcata disparità occupazionale di genere. Questo incentivo può essere applicato per un massimo di 24 mesi, con un limite di 650 euro mensili per ogni lavoratrice. L’obiettivo è ridurre il divario occupazionale di genere, soprattutto nelle aree del Paese dove esso è più pronunciato.
Bonus assunzione giovani under 35
Uno degli interventi più rilevanti riguarda l’introduzione di un bonus per i datori di lavoro che assumono giovani con meno di 35 anni. Questo incentivo, disciplinato dall’articolo 22 del Decreto Coesione, si applica ai contratti a tempo indeterminato e alle trasformazioni di contratti a termine in contratti stabili. I datori di lavoro che aderiscono a questa iniziativa potranno beneficiare di un esonero totale dai contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, con un limite mensile di 500 euro. Tuttavia, sono esclusi da questo incentivo i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato, a meno che quest’ultimo non venga trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
Con questi incentivi, il governo italiano mira a sostenere l’occupazione giovanile, femminile e del Sud, promuovendo al contempo la transizione digitale ed ecologica del Paese. Sarà fondamentale monitorare l’efficacia di queste misure nei prossimi mesi per capire se riusciranno a raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati.
Fonte: Sky TG24